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Festa di San Nicola – Maggio 2023

Ogni anno, nel mese di maggio, Bari celebra il suo Santo Patrono, rievocando la traslazione delle reliquie di San Nicola da Myra a Bari, per opera di 62 marinai, il 9 maggio 1087.

La festa è un mix perfetto tra religione, tradizione e folklore e migliaia di baresi e pellegrini provenienti da ogni parte del mondo partecipano alle solenni celebrazioni per rievocare l’arrivo di San Nicola a Bari.

La città si colora di luminarie imponenti in piazza del Ferrarese, bancarelle e ogni tipo di cibo tipico pugliese.

Corteo storico • 7 maggio

La sera di sabato 7 maggio è il giorno del Corteo Storico di San Nicola, momento culminante delle celebrazioni del Santo Patrono della città, che rievoca la vita del Santo, i suoi miracoli e la traslazione delle reliquie con uno spettacolo itinerante.

Uno spettacolo che unisce emozione e devozione con il coinvolgimento di oltre 700 artisti, attori e figuranti, in un cast che prevede la presenza, tra gli altri, di 20 ballerini, un coro di 24 elementi e 8 danzatori a parete.

Il messaggio universale che parte da Bari per raggiungere il mondo intero: “Bari città di San Nicola, Bari città di Pace”.

San Nicola a mare • 8 maggio

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La mattina dell’8 maggio, la statua del santo lascia la Basilica e percorre le stradine di Bari vecchia fino ad arrivare al Molo San Nicola dove si svolge la celebrazione eucaristica.
A seguire, la benedizione del Mare e l’imbarco della Statua del Santo su un peschereccio per rievocare la traversata che i marinai fecero con le reliquie del Santo in attesa di arrivare a Bari.

La giornata clou delle celebrazioni termina alle ore 22:00 con il naso all’insù per ammirare lo storico spettacolo dei fuochi d’artificio.

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Prelievo della Manna • 9 maggio

Alle ore 18:00 in Basilica, al termine della solenne Concelebrazione Eucaristica, si svolgerà il prelievo della Santa Manna.
La Manna è l’acqua che si forma nella tomba del Santo, di particolare purezza, la cui origine viene diversamente spiegata.
Per alcuni si tratta di un vero e proprio miracolo e sgorgherebbe dal Santo: le ossa restano assolutamente chiuse durante l’anno, e un foro viene aperto solo la sera del 9 maggio. Per altri si tratterebbe, invece, di un fenomeno chimico analogo a quello di una condensazione vaporosa e comunque di un fenomeno naturale.
A prescindere dalle diverse tesi, l’acqua che si forma nella tomba è effettivamente una reliquia, essendosi trovata comunque a contatto con le ossa del Santo.
(fonte www.basilicasannicola.it)