Nello stesso quartiere dell’Hotel Excelsior, è presente una particolare e insolita costruzione, diversa da tutte le altre pugliesi… la Chiesa Russa di Bari.
È dedicata a San Nicola e non è strano che porti il nome del protettore della città: oltre ad essere simbolo e punto di riferimento per il mondo cristiano, lo è anche per il mondo orientale.

 

LA STORIA
L’origine e la costruzione della Chiesa Russa è insolita: il giorno della posa della prima pietra fu il 22 maggio 1913 su iniziativa della gran duchessa Elisabetta Fiodorovna, per ospitare i pellegrini russi che venivano a onorare il San Nicola.
La data non fu scelta a caso perché il 22 maggio corrisponde nel calendario in uso in Russia al 9 maggio, anniversario della traslazione delle reliquie nicolaiane da Myra a Bari.
Ma i lavori furono sospesi durante gli anni della Prima Guerra Mondiale, motivo per il quale la stessa è stata completata solamente negli anni Venti del Novecento. Nello stesso periodo, tuttavia, la rivoluzione russa aveva portato alla demolizione dei luoghi di culto, motivo per il quale anche il pellegrinaggio nei confronti di San Nicola venne meno, fin quando nel 1937 la Chiesa Russa di Bari fu venduta all’autorità locale.
Dopo diverse diatribe, si dovrà aspettare il 2007, in occasione della visita del premier russo Vladimir Putin a Bari, per avviare le trattative per la consegna della chiesa alla Russia. Così si arriva al 2009 con la cerimonia di restituzione della chiesa russa e la riconsegna simbolica in mano al presidente russo Dmitrij Medvedev.

Rischiava di essere distrutta, ma alla fine è stata consacrata ufficialmente come opera di straordinario valore.
San Nicola è una delle icone più venerate in Russia. La Chiesa Russa di Bari, dunque, intitolata al patrono della città e ‘protettore di tutte le Russie’è meta continua di pellegrinaggi tanto che Bari è diventato il più importante luogo sacro di pellegrinaggio per la Russia dopo Gerusalemme.